Citazioni (vai alla bibliografia)

In Riferimenti bibliografici è presente quanto di utile per dare risposte alle domande: "È attendibile l'idea che la nostra cultura abbia tralasciato di valorizzare il modo della relazione a favore di una realtà oggettiva? Abbiamo accesso a un sapere attraverso il sentire o solo attravero il capire?".

Da Testi Video Audio e Siti sono estrapolate le cosiddette citazioni.
La raccolta delle citazioni è in continua progressione.
La selezione dei brani è totalmente dedicata a dare corpo scientifico e fondamento culturale alla prospettiva tfntk il modo della relazione

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"La visione del mondo che genitori ed educatori trasmettono al bimbo viene chiamata socializzazione.

«Fin da quando nasciamo, gli altri ci dicono che il mondo è in un determinato modo, e naturalmente noi non abbiamo altra scelta che accettare che il mondo sia come gli altri ci hanno detto che è». Il bambino apprende come deve percepire il mondo per essere pienamente integrato nella società. Passo dopo passo, gli viene resa familiare una descrizione del mondo, che egli impara a percepire, mantenere e difendere come «la vera realtà»."

Avrah Ka Dabra Creo quel che dico - Canil Dario37apprendimento
ascolto
conoscenza
docente/discente
educazione
esperienza non trasmissibile
insegnamento
mondo
percezione
società
verità
socializzazione

"Ma il Papalagi pensa così tanto che pensare per lui è diventata un’abitudine, una necessità addirittura un obbligo. Riesce solo con difficoltà a non pensare e a vivere con tutte le sue membra insieme. Spesso vive solo con la testa, mentre tutti i suoi sensi sono profondamente addormentati. Anche se va in giro, parla, mangia e ride. Il pensare, i pensieri, che sono frutti del pensare, lo tengono prigioniero. È una specie di ubriacatura dei suoi pensieri. Quando il sole splende bene nel cielo, pensa subito: “Come splende bene!”. E sta sempre lì a pensare come splende bene. Ciò è sbagliato. Sbagliatissimo. Folle. Perché quando splende è meglio non pensare affatto. Un abitante delle Samoa intelligente distende le sue membra alla calda luce e non sta a pensare a niente. Accoglie in sé il sole non solo con la testa, ma anche con le mani, i piedi, le gambe, la pancia, con tutte le membra. Lascia che la pelle e le membra pensino da sole. E queste da parte loro pensano, anche se in modo diverso dalla testa. Il pensare sbarra il cammino al Papalagi in molti modi, come un blocco di lava che non si può scansare. Pensa lietamente, ma poi non ride; pensa cose tristi, ma non piange. Ha fame, ma non coglie frutti di taro. È per lo più un uomo con i sensi che vivono in inimicizia con lo spirito: una persona che è divisa in due parti."

Papalagi - Aa.vv.64corpo
cultura
io
mente
occidente
relazione
vita

"Molto tempo fa, Ross Ashby osservò che nessun sistema (né un calcolatore né un organismo) può produrre alcunché di nuovo a meno che non contenga una sorgente di casualità."

Mente e natura - Bateson Gregory232ascolto
caso
casualità
creazione
esperienza
imprevisto
ripetizione

"Per riassumere la concezione del mondo che emerge dalla fisica atomica, appaiono perfettamente appropriate le parole di un buddhista tantrico, il Lama Anagarika Govinda:

“Il Buddhista non crede in un mondo esterno indipendente o che esiste separatamente, tra le cui forze dinamiche egli può inserirsi. Il mondo esterno e il suo mondo interiore sono per lui due facce di uno stesso tessuto in cui i fili di tutte le forze, di tutti gli avvenimenti, di tutte le forme di coscienza e dei loro oggetti sono intrecciati in una inestricabile rete di relazioni infinite e reciprocamente condizionate”."

Verso una nuova saggezza - Capra Fritjof163coscienza
forze
interiore/esteriore
mondo
relazione
buddhismo
tantra

"Personalmente, tendo a sposare con convinzione l’interpretazione del mio colto amico Leszek Kolakowski, secondo cui la religione è la manifestazione/dichiarazione dell’inadeguatezza umana. Come ci suggerisce il già ricordato teorema di Gödel (secondo cui un sistema non può essere contemporaneamente coerente e complesso: se rimane coerente con i propri principi va incontro a problemi che non può risolvere, mentre se cerca di risolverli non può evitare l’incoerenza), la comunanza umana genera problemi che non è in grado di comprendere o di risolvere (o entrambe le cose)."

Vite che non possiamo permetterci - Bauman Zygmunt 145 (TFNTK014)ragione
religione
Kolakowski
Gödel

"Questo radar interpersonale ha salvato moltissimi individui nella storia dell’umanità ed è tuttora un elemento cruciale per la nostra sopravvivenza.

In termini un po’ meno drastici, i circuiti sociali del cervello ci guidano in ogni occasione di confronto: in classe, nei rapporti sentimentali o in ambito commerciale. Entrano in gioco quando due innamorati si guardano negli occhi e si baciano per la prima volta, oppure quando sentiamo salire le lacrime agli occhi, o ancora durante una conversazione affettuosa con un amico.

Il sistema neurale interviene in qualunque interazione coinvolga sintonia e tempismo. Sono questi elementi che danno a un avvocato la certezza di poter contare su una certa persona nella giuria, a un negoziatore la percezione viscerale che quella sia l’ultima offerta della controparte, a un paziente la sensazione di potersi fidare del proprio medico. Sono loro i responsabili di quel momento magico, durante una riunione di lavoro, in cui tutti smettono di sfogliare i documenti, rimangono in silenzio e si concentrano sulle parole di una singola persona.

Finalmente la scienza è in grado di analizzare i meccanismi neurali che si attivano in occasioni del genere."

Intelligenza sociale - Goleman Daniel8certezza
collettività
fiducia
interazione
mente
ragione
relazione
scienza

"Sacro come ignoto e come senso del limiti dunque, ma anche come <hopeful monster>, il mostro pieno di speranze, la mutazione imprevedibile da cui nascono nuove possibilità creative."

Api o architetti - Aa.vv.20cambiamento
concetto
creatività
evoluzione
scienza
Hopeful monster

"Secondo l’immagine popolare della scienza, tutto è, per principio, prevedibile e controllabile; e se qualche evento o processo non è prevedibile e controllabile allo stato attuale delle nostre conoscenze, un lieve aumento della conoscenza e, soprattutto, della tecnologia ci metterà in grado i prevedere e controllare le variabili ribelli."

Mente e natura - Bateson Gregory61conoscenza
imprevedibilità
imprevisto
scientismo
tecnologia

"Si deve invece ritenere che nell’uomo tradizionale la facoltà fantastica era in una certa misura libera dal giogo dei sensi fisici, come ancor oggi accade nello stato di sogno o per effetto di droghe, ma così disposta, da poter spesso ricevere e tradurre in forme plastiche impressioni più sottili, ma non per questo arbitrarie e soggettive, dell’ambiente. Al giorno d’oggi, possiamo riscontrarlo in quei popoli che ancora vivono allo stato selvaggio ed in quelli che non sono stati ancora completamente contaminati dal modello di vita occidentale (intesa quest’ultima parola in senso negativo, ossia come espressione del produttivismo e del consumismo sfrenato). Modello di vita che ci porta a considerare il mondo (la Madre Terra), come un oggetto, o meglio uno scrigno da cui attingere a più non posso; a considerare gli animali come anch’essi oggetti dei nostri desideri il più delle volte futili."

Le radici nel verde - Franceschini Paolo16desiderio
immaginazione
modello
natura
pensiero
razionalità
ricreare
sensi
soggetto/oggetto

"Un sogno, un’allocuzione presidenziale, delle parole affettuose e intime, comportano tutti un emittente, un destinatario e un messaggio. Insieme, essi formano un’unità comunicativa. L’emittente vuole trasmettere un particolare messaggio, anche se spesso molto di ciò che ha trasmesso si trova ben al di là della sua diretta consapevolezza. Il messaggio in sé può essere consono con le intenzioni consce oppure discostarsene ampiamente. Il destinatario registra anch’esso un particolare significato conscio, ma spesso riceve una mole molto maggiore di significato inconscio."

La comunicazione inconscia nella vita quotidiana - Langs Robert17ascolto
comunicazione
inconscio
libertà
mente
sogno

"[…] c’è un accordo di fondo sulla genesi del razionalismo, come strumento che ha espresso e soddisfatto - tralasciamo se illusoriamente o no - il bisogno di sicurezza causato da un mondo minaccioso e impenetrabile, da cui l’uomo ha dovuto imparare a difendersi."

Dialogo sul metodo - Feyerabend Paul Karl162atteggiamento
logica
metodo
ragione
razionalismo
rischio
sicurezza
società

Neppure ciò che intendiamo quando parliamo della psiche e dello psichico avviene nel cervello, ma si costituisce come un modo di relazione

Emozioni e linguaggio in educazione politica - Maturana Humberto, Dàvila Ximena31Vrelazione psiche cervello

Nessuna proposizione esplicativa è una spiegazione di per sé; la spiegazione è costituita dall’accettazione dell’osservatore.

Emozioni e linguaggio in educazione politica - Maturana Humberto, Dàvila Ximena48Vspiegazione accettazione altro prossimo

Quando cambiamo emozione, cambiamo ambito d’azione. In verità, tutti siamo consapevoli di ciò nella prassi della vita quotidiana, ma lo neghiamo, perché insistiamo a sostenere che quello che definisce umani i nostri comportamenti è la razionalità. Allo stesso tempo, sappiamo tutti che quando ci troviamo dentro una certa emozione ci sono cose che possiamo fare e cose che non possiamo fare, e accettiamo per validi certi argomenti che non accetteremmo se ci trovassimo all’interno di un’altra emozione.

Emozioni e linguaggio in educazione politica - Maturana Humberto, Dàvila Ximena16Vemozione quotidianità razionalità emozioni

Questo significa che siamo sistemi tali per cui, quando qualcosa di esterno esercita un’influenza su di noi, quello che ci succede dipende da noi, dalla nostra struttura in quel momento e non dall’esterno.

Emozioni e linguaggio in educazione politica - Maturana Humberto, Dàvila Ximena30V
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