Citazione | Documento | Pagine | Grado | Parole chiave |
"Sgretolati e disgregati, scissi artificiosamente in un dentro e un fuori, completamente rivestiti di concetti come un drago di scaglie, in grado di produrre unicamente dragi concettuali, e per di più affetti dalla malattia delle parole e privi di fiducia in tutte quelle nostre sensazioni che non siano chiaramente definite a parole: una tale fabbrica di concetti e frasi, priva di vita eppure sinistramente attiva, ho forse il dirtiito di dire a me stesso: "cogito ergo sum(I)", ma non certo "vivo, ergo cogito (I)"." | Divieni ciò che sei - Nietzsche Friedrich | 22 | I | cogito ergo sum concetto Descartes razionalismo scissione vita
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"Si può quindi parlare di un'esistenza in cui prevalga l'apollineo, o meglio in cui i principi apollinei, diversi nella loro essenza da quelli dionisiaci, siano vissuti con perfetta coerenza ed in modo autonomo." | Apollineo e dionisiaco - Colli Giorgio | 87 | I | apollineo autonomia bidimensione dualismo esistenza principio vivere
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"Tutto questo fino al secolo scorso: ora l'inarrestabile tendenza del cosiddetto progresso è di trasformare tutto in una struttura rigida e disarmonica in cui sono rappresentate poche specie: quella umana, alcuni suoi "compagni" resi nevrotici, alcune specie animali allevate e degenerate, qualche specie vegetale estesa a monocultura." | Ecologia profonda - Dalla Casa Guido | 77 | II | disarmonia positivismo progresso sistema struttura
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"Una visione dei sentimenti e delle emozioni, per la quale l'acquisizione di competenze procede sempre da un meno (I) verso un più (I), quantitativamente computabile." | Pedagogia del corpo - Gamelli Ivano | 143 | I | capacità competenza quantità scientismo scienza
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"[…] nello stessissimo modo, un razionalista ben addestrato obbedirà all’immagine mentale del suo maestro, si conformerà agli standard di argomentazione che ha appreso, aderirà a tali standard per quanto grande sia lo stato di confusione in cui potrà trovarsi e sarà del tutto incapace di rendersi conto del fatto che quella che egli considera la “voce della ragione” non è altro che un effetto postumo causale dell’insegnamento che ha ricevuto." | Contro il metodo - Feyerabend Paul Karl | 23 | | apprendimento conoscenza esperienza non trasmissibile insegnamento ragione realtà teoria
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Abbiamo secolarizzato la nostra religione, eliminando dalla natura e dal mondo sensibile il senso del sacro. Il rapporto fra l'uomo e il trascendente sembra essersi tramutato in idee astratte di controllo tecnologico della realtà esterna. La tecnologia, la produzione di beni e un maggior benessere fisico sembrano essere diventati i nostri dei.
| Omeopatia e psicanalisi - Whitmont Edward Christopher | 66 | III | natura religione tecnologia
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"L’estrema povertà dell’organizzazione cosciente, della creatività delle persone, nella vita quotidiana, traduce la necessità fondamentale dell’incoscienza e della mistificazione in una società sfruttatrice, in una società dell’alienazione." | Internazionale situazionista vol.III - Aa.vv. | 105 | | pensiero società situazionismo
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"Alla reificazione delle facoltà umane corrisponde sul piano dei rapporto con l’oggetto, l’oggettivazione e cioè il distacco dalle cose, sia dai prodotti del lavoro che si oppongono all’uomo nella forma di merce e lo dominano con le leggi economiche che ne derivano, sia dalla natura, che considerata dal solo punto di vista del profitto e del dominio, appare come estranea." | La società dello spettacolo - Debord Guy | 21 | | consumismo economia natura oggetto relazione volumetria assunzione responsabilità reificazione
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"C’è un senso in cui il ‘giocatore’ può errare. Ad esempio, supponiamo che egli basi una decisione su considerazioni probabilistiche, poi compia quella mossa che, alla luce dell’informazione limitata che possiede, ha la massima probabilità di esser giusta; quando viene a possedere una maggior quantità d’informazione, è possibile ch’egli scopra che la mossa era errata. Ma questa scoperta non può dare alcun contributo alla sua futura abilità. Per definizione, il giocatore ha usato correttamente tutta l’informazione posseduta, ha valutato correttamente le probabilità e ha compiuto la mossa che aveva la massima probabilità di essere giusta. La scoperta che in quel caso particolare essa era sbagliata non può avere alcuna conseguenza sui casi futuri: qualora lo stesso problema si ripresenti in seguito, il giocatore rifarà, e giustamente, gli stessi calcoli, giungendo alla stessa decisione. Inoltre l’insieme delle alternative tra cui egli opera la sua scelta sarà, e ancora giustamente, lo stesso. Un organismo, viceversa, è capace di commettere errori in molti modi in cui il ‘giocatore’ non è capace. È opportuno chiamare ‘errori’ queste scelte errate quando esse sono tali da fornire all’organismo informazioni capaci di contribuire alla sua futura abilità. Si tratterà invariabilmente di casi in cui parte dell’informazione posseduta è stata trascurata o usata malamente." | Verso un'ecologia della mente - Bateson Gregory | 310 | | errore informazione probabilità razionalismo rischio sapere scienza teoria
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"Da dove deriva questo spazio-prodotto? La sua peculiarità chiave è che esso contiene più di quanto esiste effettivamente nel mondo fisico reale, perché è questo ultimo che ci dà il sottoinsieme reale e vincolato. Il mondo reale fornisce il sottoinsieme di ciò che esiste; lo spazio-prodotto rappresenta l’incertezza dell’osservatore. Perciò lo spazio-prodotto può cambiare, se l’osservatore cambia; e due diversi osservatori possono usare legittimamente due diversi spazi-prodotto per registrare lo stesso insieme di eventi reale in qualche ente reale. Il ‘vincolo’ è così una relazione fra l’osservatore e l’oggetto; le proprietà di un qualche vincolo particolare dipenderanno sia dall’oggetto reale che dall’osservatore. Ne segue che una parte essenziale della teoria della comunicazione si riferirà alle proprietà che non sono intrinseche all’oggetto ma sono relative alle relazioni fra osservatore ed oggetto." | Sistemi che osservano - von Foerster Heinz | 14 | | bidimensione osservatore/osservato relazione spazio spazio-prodotto volumetrie reale
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"Il pensiero ricrea costantemente il mondo così come lo vediamo (o meglio, così come ci è stato insegnato a vederlo). Fermare il pensiero per gli sciamani toltechi significa «fermare il mondo» e vedere le cose come sono veramente al di là di ogni descrizione: pura energia." | Avrah Ka Dabra Creo quel che dico - Canil Dario | 33 | | energia mente mondo pensiero percezione purezza ragione vedere sciamani
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"In corrispondenza dei due solstizi si aprono le due porte, una destinata agli uomini, attraverso la quale si entra nel mondo della generazione e della manifestazione individuale, l’altra destinata agli esseri divini, che dà invece accesso agli stati sovraindividuali. La porta è emblema del passaggio tra due stati, due realtà, tra Luce e Tenebre, tra noto e ignoto: è l’accesso lunare al mistero.", | Ermete e la stirpe dei draghi - Albrile Ezio | 54 | | dualismo mistero mistico mito simbolo
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"L’epistemologia ha accreditato l’ipotesi di un metodo universalmente valido, che in realtà non esiste, e ha ridotto la razionalità alle sue applicazioni scientifiche. Inevitabilmente il processo chiama in causa la scienza stessa, rea di aver condizionato pesantemente lo sviluppo della società civile e politica, al punto da garantirsi un posto privilegiato nell’ambito dell’organizzazione sociale, in virtù di una presunta e mai dimostrata, superiorità su altre forme di conoscenza." | Dialogo sul metodo - Feyerabend Paul Karl | 164 | | bidimensione conoscenza razionalismo scienza società tempo lineare
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"La critica è soprattutto al fatto che la cultura scientifica moderna - quella legata alla filosofia meccanicistica - piuttosto che dichiararsi incapace di spiegare alcuni decisivi fenomeni della vita e dell’esperienza, li confina nel regno del non-materiale e del mentalismo." | Api o architetti - Aa.vv. | 91 | | meccanicismo mente mistero scientismo scienza tecnologia
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"La percezione, com’è noto, può essere cambiata dall’esperienza. In linea di principio, si deve ammettere sia la possibilità che ogni elemento d’azione, o uscita, crei un elemento d’ingresso; sia la possibilità che le percezioni possano in certi casi partecipare della natura delle uscite. Non è un caso che quasi tutti gli organi di senso vengano impiegati per l’emissione di segnali tra organismi: le formiche comunicano con le antenne, i cani drizzando le orecchie, e così via." | Verso un'ecologia della mente - Bateson Gregory | 318 | | comunicazione esperienza percezione possibilità sensi
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