Citazioni (vai alla bibliografia)

In Riferimenti bibliografici è presente quanto di utile per dare risposte alle domande: "È attendibile l'idea che la nostra cultura abbia tralasciato di valorizzare il modo della relazione a favore di una realtà oggettiva? Abbiamo accesso a un sapere attraverso il sentire o solo attravero il capire?".

Da Testi Video Audio e Siti sono estrapolate le cosiddette citazioni.
La raccolta delle citazioni è in continua progressione.
La selezione dei brani è totalmente dedicata a dare corpo scientifico e fondamento culturale alla prospettiva tfntk il modo della relazione

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(...) gli uomini moderni, con la loro mentalità razionale, possono stupirsi nello scoprire che anche il loro stesso atteggiamento verso la natura e verso la sopravvivenza é l'espressione di valori religiosi

In un villaggio tradizionale ladako, le persone hanno un notevole controllo sulle proprie vite. Prendono molte decisioni per se stesse invece che essere alla mercé di burocrazie lontane e rigide e di mercati instabili. Un contesto a misura d’uomo consente di prendere decisioni spontanee e di agire in base ai bisogni specifici. Non è necessaria una legislazione rigida, al contrario, ogni situazione consente di sviluppare una nuova risposta.

A un simposio sulla 'teologia della sopravvivenza', svoltosi alcuni anni fa, fu unanime l'accordo sul fatto che gli atteggiamenti tradizionali del cristinaesimo, vale a dire il rifiuto della credenza pagana nella divinità della natura e la designazione dell'uomo come centro a cui la natura é sottomessa, hanno contribuito alla sovrappopolazione, all'inquinamento atmosferico e delle acque e ad altri pericoli ecologici. Per secoli la teologia tradizionale ha contribuito a creare un abisso tra uomo e natura; enfatizzando il valore della natura solo in quanto essa contribuisce al benessere umano, la teologia tradizionale ha sancito lo sfruttamento dell'ambiente da parte della scienza e della tecnologia.

Conoscere implica organizzare il mondo sperimentale del soggetto, non rappresentare o scoprire una realtà esterna e ontologica.

" (Gli uomini) hanno obliato il senso autentico di un'arte che era segreta perchè intrinsecamente "spirituale". E si sono abbandonati alle ottimistiche premesse di una salvezza esclusivamente materiale. [...] Hanno infranto la l'originaria unità di cui tutto è perfetta espressione, lasciando in balìa dell'approssimazione e della superstizione tutto quello che il metodo quantitativo non avrebbe saputo comprendere e tradurre nel proprio codice."

" "Non possiamo orientarci senza una mappa", esclama Castaneda. "Alla fine, però, succede che l'unica cosa che guardiamo è la mappa. Anzichè osservare quello che c'è da vedere, finisce che guardiamo la mappa che ci portiamo dentro. L'insegnamento essenziale di Don Juan consiste, pertanto, nell'infrangere l'arco della riflessibilità, nel recidere continuamente i legami che ci vincolano ai noti punti di riferimento."."

" "Responsabilità" è un concetto chiave. Esso fissa anche un obiettivo alto della formazione: "mi riguarda", "sta anche a me", in altri termini la responsabilizzazione fondata sulla consapevolezza degli effetti futuri dei nostri atti in contesti diversi."

"A livello subatomico non c'è più una distinzione netta fra ciò che è e ciò che succede, fra l'attore e l'azione."

"A livello subatomico, massa ed energia mutano incessantemente una nell'altra."

"Cartesio priva il corpo del suo mondo e di tutte quelle formazioni di senso che si fondano sull'esperienza corporea, attraverso cui il mondo ci è direttamente alla mano, per relegarlo nella res extensa (I), dove il corpo è risolto in oggetto (I) e inteso, al pari di tutti gli altri corpi, in base alle leggi fisiche che presiedono l'estensione e il movimento. L'anima, a sua volta, sottratta a ogni influenza corporea, viene pensata come puro intelletto, come Ego intersoggettivo (I), nelle cui cogitazioni, rigorosamente eseguite con metodo matematico, c'è pgni possibile senso del mondo e di ogni Io personale e soggettivo che abita il mondo. Da allora ogni produzione di senso non è stata più nell'originario rapporto del corpo col mondo, ma il corpo e il mondo hanno ricevuto il loro senso dalle cogitazioni dell'Ego (I)."

"Come Karl Marx ci ha insegnato, se c'è una cosa che non possiamo scegliere sono le condizioni in cui le scelte vengono fatte e che determinano le poche opzioni realistiche ed efficaci tra le tante nebulose e inadeguate."

"Einstein, la sua intenzione che la sua attività puramente casuale di molte cose piccole poteva produrre un singolare e rilevante comportamento in quelle più grandi. A conti fatti, questo interessante comportamento alimentato dalla casualità salta fuori ovunque gli scienziati rivolgano lo sguardo. [...] In effetti, la casualità è assolutamente inevitabile in natura, se non altro per il fatto che, secondo la meccanica quantistica, qualsiasi particella elementare nell'universo è soggetta in ogni istante a un comportamento profondamente casuale."

"Essere nella sfera della massima prestazione permette a ognuno di noi di vivere la perfetta sincronia con il mondo, con gli altri, con la propria attività, con il momento presente in una fusione armonica in cui l'interno si unisce all'esterno, il corpo si unisce alla mente, la realtà si unisce al Sogno."

"Essi (uomini superiori n.d.r.) cercano la vita, bramano conoscerla e si aggirano nella rappresentazione; ma se tutta la loro attività si esaurisse qui, nella pura conoscenza, il loro non sarebbe che un freddo vagare di scienziati, che il mondo intero riducono ad oggetto, ad esteriorità, senza penetrare nel cuore delle cose. Per fare questo bisogna volere e sentire, al tempo stesso che si conosce, e proprio questa abbiamo visto essere da principio l'aspirazione di quegli uomini."

"Il recupero del senso artistico contenuto in ogni attività umana è la possibilità di salvezza dalla frammentazione dei saperi e dall'alienazione umana prodotta dalla società industriale. Una frammentazione che si sente fortemente nei rapporti che l'uomo instaura con la natura, rapporti di dominio e di negazione."