Il Financial Times pubblica un articolo dedicato alla vittoria elettorale del Movimento 5 Stelle in Sicilia.
Nel pezzo si leggono argomenti che non hanno sostanzialmente nulla a che vedere con ciò che il Movimento vuole esprimere e proporre. Si leggono argomenti che trattano la realtà alla stregua di una quantità.
Di tutta la dimensione qualitativa che il Movimento incarna non se ne vede ne accenno scritto ne barlume di consapevolezza da parte dell´articolista. Sarà stata una scelta? Pensando al flusso pillico della concezione del mondo e perciò dei suoi maggiori derivati culturali, giornalismo nel gruppo di testa, probabilmente no.
Sennò, come non fare cenno alla questione della decrescita, come non accennare a tutto il popolo che la desidera; come non vedere la contiguità con la questione della fine della democrazia, almeno per con l´accezione nella quale abbiamo creduto fino a ieri e perciò con la questione della prepolitica.
Argomenti che invece stanno alla radice del Movimento. E Grillo, esteta e despota lo sa.
Siamo al punto zero di un umanesimo socialista non rappresentativo, il cui popolo è in buona misura radunato intorno al Movimento 5 Stelle.
Ma non è tutto. Di questo popolo, ancora alcuna inchiesta giornalistica ne ha provato a raccogliere le dimensioni, le differenze, le intenzioni, gli interessi e soprattuto la potenza. Prima o poi qualcuno proverà a farlo. Vedremo allora se parlandone si useranno ancora e soltanto i linguaggi e gli argomenti che fino ad oggi hanno riempito le colonne dei giornali.